Il progetto è iniziato da un attento studio strategico preliminare per un modello abitativo per anziani autosufficienti. Dopo l’analisi dei trend demografici, dei trend sociali e dei nuovi modelli abitativi, si è delineato un modello che integra architettura e servizi per facilitare partecipazione e consentire di vivere “tempo di qualità”.
Le problematiche da risolvere sono state diverse, prima fra tutte la flessibilità. Il modello doveva, infatti, essere capace di rispondere all’evoluzione dei modi di vita di un crescente numero di anziani. Un altro tema sviluppato è stato quello degli spazi e delle funzioni. Sono stati ripensati gli spazi dell’abitare per far convivere la sfera privata e i servizi condivisi.
Uno degli obiettivi da raggiungere era quello di integrare gli abitanti con la rete di forze e relazioni, capaci di garantire un collegamento con città e territorio. Collegandolo ad una rete solida, il modello è in grado di diventare una ricchezza per la comunità.
Il progetto garantisce il riuso di edifici e territorio, riducendo i canoni di locazione aumentando i servizi. Permette ,quindi, di offrire una miglior qualità di vita ad anziani autosufficienti, di promuovere l’interazione e coesione sociale e di generare occupazione ed economia sostenibile.
Si propone, pertanto, come un progetto imprenditoriale di innovazione
sociale focalizzato non solo sugli spazi e la gestione dell’edificio ma sui bisogni dell’utente.