Il Palazzo, parte dell’importantissima strada Balbi, di proprietà degli Eredi del Conte Edilio Raggio è in locazione da molti anni all’Università che lo gestisce direttamente utilizzandolo ed adattandolo, compatibilmente con le limitazioni imposte dal vincolo monumentale apposto sul Palazzo, alle proprie esigenze.

Il palazzo fu di proprietà originaria di Francesco Maria Balbi, successivamente di Marcello Luigi Durazzo, ed infine di Edilio Raggio, del quale conserva l’attuale toponimo.
L’edificio è di origine seicentesca e si inserisce nell’ambizioso progetto per la realizzazione di una strada di grande importanza cittadina voluta dalle Autorità di Governo della Repubblica di Genova con grida emanata il 9 Luglio 1601 a firma di Gio.Andrea Costa.
Il Palazzo è stato inserito nei Palazzi dei Rolli Genovesi, dichiarati il 13 luglio 2006 Patrimonio dell’Umanità.
Il Palazzo è stato oggetto di vari interventi di manutenzione, ristrutturazione, restauro ed adeguamento impiantistico finalizzati al corretto svolgimento dell’attività universitaria svolta al suo interno, oltre che al mantenimento ed al restauro di parti di grande valore.
Anche in questo caso come nel Palazzo del Principe e Palazzo Doria a San Matteo i lavori svolti fanno parte di un unico schema organico di interventi volti al recupero graduale.
I lavori svolti negli ultimi 20 anni sono stati realizzati in tutto il palazzo si possono sintetizzare come segue:
Lavori di mantenimento e conservazione:
-completo restauro del prospetto principale su via Balbi ( nell’ambito degli interventi dei Palazzi dei Rolli
-il restauro dello scalone monumentale e dei suoi affreschi
-il restauro dei prospetti del cortile centrale e dell’atrio principale
-il restauro di tutte le ampie vetrate lignee del portone e dell’Atrio Principale
-la realizzazione di un nuovo sistema di illuminazione delle parti comuni con sorgente luminosa a Led
-la sistemazione di reti antivolatili per impedire l’ingresso all’interno dell’atrio e dei cortili
Gli adeguamenti normativi hanno comportato un lavoro di verifica e rispetto delle caratteristiche artistiche ed architettoniche dell’immobile soprattutto per le parti comuni e nei due piani nobili sintetizzate come segue:
-la realizzazione di una scala antincendio in ferro e vetro e di tutte le opere edili ed impiantistiche accessorie previste e richieste dai VV.FF concordate e verificate con la Soprintendenza.
-l’impianto elettrico e di segnali vari: allarmi, rilevazione fumi e videosorveglianza,
-coloritura completa di tutti i locali del Palazzo,
-Interventi localizzati su alcuni serramenti interni o esterni particolarmente degradati
-nuove inferriate su Vico del Roso al piano terra
-il restauro e l’adeguamento ad uso dei diversamente abili dell’ascensore ottocentesco
-il rifacimento integrale della centrale termica

Articolo Arkos

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